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A Cagliari una giornata speciale. Presenti Andrea Lucchetta e Oney Tapia nell’incontro “Campioni di vita”.

Nella giornata del 12 marzo 2024, negli spazi del Teatro Massimo di Cagliari, in via De Magistris numero 12, ha avuto luogo un avvenimento di grandissima qualità ed interesse chiamato “Campioni di vita”. Un incontro, svoltosi nel centro abitato più popolato dell’Isola, che ha rappresentato la quinta ed ultima tappa di un tour che ha “toccato” alcune delle città più importanti d’Italia, organizzato- in modo eccellente- dalla nota società RG (in cooperazione con la conosciutissima Banca Intesa Sanpaolo) e rivolto a un pubblico di giovani appartenenti ad alcuni tra i più noti ed importanti Istituti del capoluogo sardo. Evento, quello in oggetto, in cui abbiamo avuto il grandissimo piacere ed onore di intervistare prima e di assistere dopo alla performance eseguita sul palcoscenico da alcuni tra i più noti e conosciuti atleti del panorama sportivo italiano ed internazionale (il campione indiscusso della pallavolo Andrea Lucchetta e il fortissimo atleta paralimpico cubano di nascita e italiano d’adozione Oney Tapia). Costoro, particolarmente disponibili sia con gli addetti a lavori che con l’intero pubblico di giovani presenti in sala, hanno tenuto magistralmente- come si è detto precedentemente- il palco, “catturando”, in maniera ineguagliabile, l’attenzione degli spettatori in sala sul focus dell’evento: il rispetto delle altre persone e delle diversità. Un tema, trattato in codesta circostanza, che non “solamente” abbiamo ascoltato con enorme attenzione, ma che ci ha colpito in tutte le sue parti con particolare riguardo all’esposizione proposta da due celeberrimi fuoriclasse. Trattazione, inoltre, quella della tematica oggi in esame, che ha “spaziato” non unicamente sul lato sportivo, ma che si è focalizzata nell’affrontare la vita (nella sua interezza), con grinta, determinazione, tenacia e caparbietà, nonostante le avversità che l’esistenza (talvolta) ti pone. Un avvenimento, quello accaduto nel capoluogo sardo, che speriamo non solo abbia divertito i ragazzi (particolarmente coinvolgenti ed affabili i due “assi” dello sport nostrano sul palco), ma che li faccia anche riflettere (come ha fatto meditare noi) sull’argomento proposto, in quanto la vita non è costituita unicamente di gioie, ma anche di difficoltà, intoppi e peripezie che a volta la cambiano. L’importante- come hanno affermato i due conosciutissimi sportivi- è affrontare queste “sventure” (piccole o grandi che esse siano) con volontà, forza e mordente, in quanto è solo così che si diventa uomini, uomini di valore con la U maiuscola. In chiusura, augurandoci che situazioni di questo tipo accadano presto nel capoluogo sardo e ringraziando gli atleti, le organizzazioni e tutti gli enti per aver reso possibile tale evento, vi salutiamo con affetto.

SERGIO  DEMURU

13 Marzo 2024

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