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Calcio

Un Cagliari dal grande cuore, che rimonta tre gol al Frosinone. Pavoletti ancora protagonista

Fuochi d’artificio alla “Unipol Domus”. Passare dalla polvere all’altare è un attimo per un Cagliari trasformista, che negli ultimi venti minuti ribalta una situazione ai confini della realtà. I rossoblù hanno una reazione veemente, tutta cuore, che consente loro di recuperare il “gap” di tre gol accumulato con una prestazione orrenda difensivamente per un tempo e frutto di disattenzioni collettive. La bellezza e spettacolarità del calcio è enfatizzata da gare come quella disputata nello stadio cagliaritano. Mai dare nulla per scontato in uno sport dalle mille sfaccettature. Era cominciata con un Soulé “sontuoso”, imprendibile per i macchinosi difensori di casa, autore di una doppietta grazie a iniziative individuali che ne hanno esaltato le doti tecniche. È anche vero che, nel corso del primo tempo, il Cagliari non era stato certamente baciato dalla fortuna, considerate la traversa di Mancosu su rigore ed il palo dello stesso Mancosu di testa. Per Ranieri ci sarà da verificare la linea arretrata (peraltro poco protetta da un centrocampo approssimativo), che quest’anno non è particolarmente brillante. Per contro Leo Pavoletti, l’eroe di Bari, quando trascinò letteralmente il Cagliari in serie A, si è confermato nei panni del “Messia”, mettendo a segno, con innato senso del gol, prima il pareggio e poi la rete della vittoria, la prima quest’anno per i propri colori. Sul versante opposto il Frosinone si mangia le mani. Dopo il 3 a 0 si è spenta la luce, si è vista una squadra impacciata, incapace di reagire, l’esatto contrario della prima frazione. Una squadra slegata, in balia degli eventi. È vero che il gruppo frusinate è giovane, ma questo non giustifica un atteggiamento tanto arrendevole. “Stento a credere a quello che ho visto.-ha detto mister Di Francesco-Non trovo un filo logico. Eravamo venuti a Cagliari per fare la nostra partita, senza poi renderci conto che ci è sfuggita di mano. L’errore è stato quello di esserci accontentati una volta in netto vantaggio”. Ranieri è finalmente felice. Ha azzeccato tutti i cambi (ben tre gol sono stati realizzati da due subentrati).  Il Cagliari ha stabilito un record: è la prima squadra nella storia della Serie A capace di vincere un incontro con tre gol di svantaggio al 70° minuto di gioco. Il tecnico di Testaccio si gode i primi tre punti stagionali: “Brutto primo tempo, eravamo inguardabili. Poi la ripresa ha un significato importante: questa squadra ha un cuore grande. Io dico sempre ai miei che bisogna dare tutto sino al termine della partita. Abbiamo rischiato di incassare il quarto gol, poi però ci siamo riorganizzati. Mi auguro che questa gara rappresenti una pietra miliare per il futuro. Pavoletti? È sempre lui, lo utilizzo alla Altafini”.

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