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Atletica

Italia grandi imprese. Fra gli uomini la 4×100 è vice Campione del Mondo. Quarte le ragazze nella 4×100 femminile

Dopo quarant’anni l’Italia torna vicecampione mondiale nella 4×100 maschile. Merito del quartetto formato Roberto Rigali, Marcell Jacobs, Lorenzo Patta e Filippo Tortu che ha conquistato la medaglia d’argento a Budapest, chiudendo la gara in 37”62 alle spalle degli Stati Uniti, trascinate da un meraviglioso Noah Lyles, alla terza medaglia d’oro in Ungheria. Gli azzurri hanno condotto un’ottima gara sin dallo start, riuscendo a battere avversarie altrettanto quotate come Giamaica e Gran Bretagna. Un ritorno in grande stile per l’Italia due anni dopo l’oro olimpico a Tokyo. Per l’Italia si tratta della terza medaglia di sempre ai Mondiali di atletica nella 4×100 maschile. La prima risale esattamente a 40 anni fa, nella prima edizione svolta a Helsinki nel 1983. Quella volta Stefano Tilli, Carlo Simionato, Pierfrancesco Pavoni e Pietro Mennea conquistarono l’argento alle spalle degli Stati Uniti, che vinsero con l’allora record del mondo in 37”86. La seconda medaglia azzurra nella staffetta, invece, è datata agosto 1995 a Goteborg, con il bronzo di Giovanni Puggioni, Ezio Madonia, Angelo Cipolloni e Sandro Floris. Dopo gli uomini ecco che sono scese sulla pista le ragazze. Si è concluso con un ottimo quarto posto il Mondiale della 4×100 femminile italiana. Dopo lo straordinario record nazionale nelle batterie (42”14), Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Alessia Pavese hanno chiuso la gara ai piedi del podio in 42”49. Medaglia d’oro agli Stati Uniti di Sha’Carri Richardson (con il record dei campionati in 41”03), davanti a Giamaica e Gran Bretagna. Per le ragazze è un risultato storico, il miglior piazzamento di sempre della 4×100 femminile azzurra nella storia dei Mondiali. Soddisfatte le ragazze per il risultato raggiunto, come spiegato da Anna Bongiorni: “Essere quarte al mondo è incredibile.-ammette-Le tre nazioni sul podio hanno almeno un fuoriclasse in squadra. Il nostro quartetto ha funzionato, anche se individualmente possiamo crescere. Vogliamo lottare anche l’anno prossimo per qualcosa di grande”. Le fa eco Dalia Kaddari: “Se ce l’avessero detto l’anno scorso non ci avremmo creduto, dobbiamo essere fiere di questo risultato”.

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