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Calcio

Cagliari che convince: strappa un pareggio in casa del Toro

Un Cagliari che fa il pieno di personalità strappa un pareggio a Torino nel primo dei due posticipi della serie A. In casa granata i rossoblù mostrano di non avere problemi a metabolizzare il salto di categoria, riuscendo a tenere botta in fase difensiva e ripartendo con discrete trame. L’arma vincente di Ranieri è stata quella di tenere l’equilibrio fra i reparti, una chimica di squadra che premia soprattutto perchè consente di non perdere le distanze e portare avanti la palla senza il rischio di perderla banalmente, offrendo il fianco alle iniziative avversarie. Il vero leader rossoblù pare davvero essere Nandez, uomo ovunque, che magari in qualche occasione vuole strafare, ma che alla resa dei conti mostra sempre carattere indomito e corsa senza soluzione di continuità. Poche le conclusioni a rete nel corso della gara. Il Torino si rende subito pericoloso con Sanabria, fermato dalla parata di Radunovic. La reazione del Cagliari arriva subito con Nandez che sfiora il gol con un tiro a giro con Milinkovic-Savic che respinge sopra la traversa compiendo un autentico miracolo. Nella ripresa i ritmi calano anche per il gran caldo: ci provano Vojvoda e Pavoletti, come Radonjic nel recupero, ma il risultato non cambia. Il Toro si becca i primi fischi stagionali al debutto in campionato. Più che per la squadra, però, sono per il presidente Cairo, invitato a comprare qualche giocatore perché la rosa è ancora incompleta. E anche contro il Cagliari vengono fuori tutte le lacune della squadra granata, che fa tanta fatica a segnare e a rendersi pericolosa. Così a sorridere sono i ragazzi di Ranieri, che imbrigliano bene la formazione di Juric e strappano un punto meritato, un’ottima partenza per sperare in ottica salvezza, unico obiettivo stagionale certificato dalla so ietà. Juric conferma dieci undicesimi del Toro che ha superato la Feralpisalò in coppa Italia, l’unica novità è rappresentata da Karamoh al posto di Radonjic per affiancare Vlasic alle spalle del paraguaiano Sanabria. Per il resto, assetto e uomini sono gli stessi dell’anno scorso, con il solo Bellanova volto nuovo e con il solito terzetto Schuurs-Buongiorno-Rodriguez davanti a Milinkovic-Savic. Ranieri, invece, si affida a tanti eroi della promozione, oltre al giovanissimo classe 2002 Oristanio che affianca Luvumbo. L’autore del gol della promozione in serie A, Pavoletti, siede in panchina, mentre Lapadula è infortunato e il tecnico aspetta un attaccante. I ritmi non sono asfissianti, d’altra parte si gioca sotto un sole cocente e con oltre 35 gradi sul termometro. Radunovic è bravo a deviare la girata di Sanabria su corner di Ilic, Milinkovic-Savic è super con la mano di richiamo sul destro a giro di Nandez. I granata continuano a calciare bene i piazzati, ma Schuurs, tutto solo, si divora il vantaggio, mentre Oristanio si mette in mostra con un paio di azioni personali. La ripresa si apre con Radonjic al posto di Karamoh e Di Pardo per Goldaniga. La sfida, però, diventa decisamente più spigolosa e spezzettata, con le due squadre che di fatto non riescono a creare nulla. I due allenatori provano a vincerla con i cambi, Juric tenta la novità con Pellegri al fianco di Sanabria rinunciando a Vlasic e Ranieri inserisce Shomurodov, Pavoletti e Jantko, ma il risultato non si sblocca e i due portieri rimangono praticamente inoperosi. Juric si gioca anche la carta Verdi, ma è un Toro che fa davvero fatica a creare pericoli. Il tabù “Grande Torino” resiste e dal 6 marzo ad oggi sono otto gare di fila senza successi interni per i granata. Il Cagliari, invece, torna in Sardegna soddisfatto per il risultato e per la prestazione: nel prossimo turno ospiterà l’Inter nella prima gara casalinga dopo la promozione.

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