Non una gara come tutte le altre, ma l’inizio di una nuova storia. Mister Ranieri prepara la sfida in casa del Toro dibattendosi fra l’incudine ed il martello. Rappresentati, nella fattispecie, da campionato e mercato ancora in essere. Non facile gestire gli umori di spogliatoio di questi tempi. Serve esperienza e conoscenza specifica. Il tecnico di Testaccio prova a non farsi travolgere da un insolito destino e punta il confronto di domani: “Che ha un’alta percentuale di difficoltà.-chiarisce Ranieri-Andiamo ad affrontare il Torino, una squadra che fa della corsa una delle sue prerogative principali. È formazione ben allenata, con un gruppo collaudato di giocatori. Hanno speso parecchi soldi e sicuramente puntano a centrare l’Europa. Il Cagliari è una neo-promossa e per questa ragione cercheremo di vendere cara la pelle e trarre qualche vantaggio. Noi sappiamo come gioca il Torino, ma loro non sanno come giochiamo noi”. E questa non è solo una battuta da parte del mister rossoblù. In effetti lo schema adottato sinora ha ricalcato quel 4-4-2 che pare essere nelle corde degli attuali elementi a disposizione. Ma in corso d’opera, in precampionato ed in Coppa Italia, si sono notati adeguamenti suggeriti dallo svolgimento della contesa. Ranieri ha ripiegato anche sul 4-3-1-2, con Oristanio o Nandez fra le linee. “A prescindere da modulo sarà necessario prestare attenzione soprattutto nella costruzione del gioco del Torino. Hanno meccanismi ben oleati, che testimoniano del fatto di andare ad affrontare una grande squadra, la quale con il grande movimento riesce a mettere in difficoltà gli avversari”. La casistica in casa granata per il Cagliari è deprimente. Tra serie A e 5 volte in B, il Torino ed i rossoblù si sono affrontati complessivamente in 40 occasioni. Sono ben 22 le vittorie toriniste, 10 i pareggi ed 8 le affermazioni della compagine sarda. Un solo precedente per il Cagliari con l’arbitro, Cosso di Reggio Calabria, e fu un disastro nello scorso torneo di B: sconfitta per 1 a 4 alla “Unipol Domus” con il Venezia il primo ottobre del 2022, campanello d’allarme di una crisi latente, culminata qualche mese più tardi con l’arrivo di Ranieri, che prese in mano le redini. Mercato ancora aperto, nel Torino vi sarà quel Bellanova che proprio a Cagliari ha spiccato il volo per altre realtà. Ranieri fa il punto: “In merito alle trattative stiamo lavorando bene con il ds ed il presidente. La forza è quella delle idee e noi abbiamo gente che le ha. Sono sempre scettico sul fatto di continuare il mercato nonostante il campionato sia iniziato. Tanto gli affari principali si fanno nell’ultima settimana. Varrebbe dunque la pena anticipare la chiusura delle trattative ed ognuno opererebbe con la rosa che ha a disposizione”. È arrivato Prati. “Non avevamo un elemento con le sue caratteristiche in squadra. Oltre che bravo tecnicamente è anche un ragazzo intelligente, che ha una visione del gioco non comune. Del resto era uno dei primi sul taccuino quando ci siamo affacciati sul mercato”. E conclude: “La promozione? Me la sono già dimenticata. Ci attende un altro capitolo, dovremo lottare centimetro dopo centimetro e lavorare tanto. Bentornato in serie A, Cagliari”.