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Calcio

Dopo Brescia ancora tanti interrogativi

La vittoria perduta. Il Cagliari proprio non riesce a quagliare, considerato che l’ultima affermazione nella quale ha centrato il bottino pieno risale all’11 febbraio in casa contro il Benevento. Soprattutto in trasferta, dopo che passa in vantaggio, annaspa, tentenna e lascia troppa iniziativa alla formazione di turno che, spronata dall’orgoglio di giocare fra le mura amiche, riesce a rimediare ed a riagguantare nel punteggio i rossoblù, sempre nelle battute finali del match. È già accaduto a Bari, si è ripetuto a Brescia. A Venezia, addirittura in sovrannumero, il Cagliari non è riuscito a sbloccare un amorfo zero a zero. Il pareggio sempre a reti bianche con il Genoa alla “Unipol Domus” ha completato il quadro, invero un po’ opprimente, di una fase della stagione durante la quale si è persa un po’ di identità acquisita faticosamente con l’avvento della nuova guida tecnica ai primi di gennaio ed il retrogusto amaro delle mancate vittorie comincia a pesare, anche e soprattutto se rapportato alla situazione di classifica. Ranieri non può negare che esiste una reale problematica, legata in qualche modo ad una fase offensiva non propriamente equilibrata. Sinora sono stati messi a segno 30 gol, un po’ pochi per riuscire a raggiungere posizioni di preminenza in una campionato dominato da un Frosinone schiacciasassi. Anche a Brescia, nell’ultima trasferta in ordine di tempo, Ranieri ha schierato una formazione comunque formata da elementi di qualità almeno per la serie cadetta dalla cintola in su, con Mancosu trequartista a supporto del duo d’attacco composto da Lapadula e Luvumbo. Fra i tre nella zona nevralgica era presente Nandez, il quale ha spiccate doti offensive. Nulla da fare anche nella tana di Cellino, laddove il Cagliari ha sbloccato la contesa grazie ad un rigore di Lapadula, giunto all’undicesimo centro stagionale, per poi lasciarsi rimontare. Dopo l’ennesimo risultato di parità l’entusiasmo sta un po’ scemando anche se la soglia di tensione va tenuta alta in previsione dei play-off. Ranieri non riesce a far decollare un progetto tecnico studiato a tavolino con la società quando prese in mano le redini della squadra.

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