Si costruirà sulle ceneri del Sant’Elia. E non è poco. La vicenda per il nuovo stadio del Cagliari pare in dirittura d’arrivo, dopo che la Regione aveva pensato di sistemarlo in altro comparto in una zona più all’interno. Proposta immediatamente rigettata, anche perché si sarebbe dovuto cominciare daccapo con le varie licenze e tutto l’infinito iter burocratico. I fondi che si stanzieranno per la copertura finanziaria del progetto ammontano a 50 milioni di euro, una cifra che consentirebbe di coprire in via definitiva quelle che sono le spese vive. Questi 50 milioni sarebbero suddivisi in questo modo: 3 milioni per il 2023, 15 per il 2024 e i restanti 32 per il 2025. A mettere un po’ di sale sulla coda alla componente politica vi è stata anche una lettera da parte del Cagliari Calcio e della Costim, l’azienda partner industriale, che richiedevano un immediato intervento soprattutto da parte dell’organo regionale. Il presidente Giulini ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per riuscire a sbloccare la situazione e la missiva inviata a Comune e Regione non dava adito a fraintendimenti: o si procede oppure il Cagliari Calcio si tutelerà in merito al progetto ed alle spese. Tra l’altro sia la società rossoblù che la stessa Costim hanno già inviato alla Figc un dossier preliminare in vista della manifestazione continentale. Ora la palla passa agli organi addetti. C’è da considerare anche il fatto che bisogna rispettare la tempistica in proiezione campionati europei 2032, laddove Cagliari potrebbe essere una delle città sede delle gare. La data fatidica è il 7 febbraio, termine ultimo per presentare le candidature. In questo contesto il presente ha la priorità assoluta ed un passo importante è stato fatto. Ora sono attese le varianti urbanistiche che erano state progettate per riqualificare la zona dove sorge il Sant’Elia. Il quartiere che ha dato il nome allo stadio sta crescendo anche e soprattutto dal punto di vista sociale e questa è ulteriore spinta per accelerare il percorso istituzionale.
