I benefici dell’attività fisica sono palesi ed evidenti: benessere, efficienza, salute, forma estetica. Ma non si limitano solo a questo.
Il movimento, l’esercizio fisico funzionale, la stimolazione sensoriale e la meditazione sono alcuni degli strumenti più incisivi sulla plasticità della corteccia celebrale. Il sistema nervoso è in grado di modificare l’intensità delle relazioni interneuronali, privilegiandone o sopprimendone alcune (neuroplasticità).
La scelta di queste reti neurali è alla base della memoria e dell’evoluzione comportamentale ed avviene sulla base degli stimoli ricevuti.
Si rende dunque evidente il ruolo determinante che l’educazione fisica, intesa come cultura del movimento può assumere nella crescita di un bambino o ragazzo, supportando lo sviluppo della sua capacità mentale.
È importante quindi che la formazione, scolastica e familiare, si occupi di corporeità, che dedichi tempo ed attenzione a formare individui che possiedano il loro corpo, nella maniera più presente e cosciente possibile.
Questo deve essere realizzato a partire dalla cultura in famiglia, che deve promuovere moto e sane abitudini, proseguendo con la scuola, luogo di apprendimento e socialità, e con le associazioni sportive che possono proporre modelli di movimento ricreativi o sport competitivi.
8 Ottobre 2021
Insegnante di movimento
Giulia
Ottobre 8, 2021 at 11:59 am
Chiara, precisa e diretta. Complimenti!!!
Spero possa esserci un cambiamento culturale quanto prima